Apice, città fantasma del Sannio

21 agosto 1962: sono le 19,30 quando n terremoto si abbatte sul Sannio, in Campania. Per fortuna i morti sono soltanto 20, ma in quella data un piccolo comune del Sannio, provincia di Benevento al confine con l’Irpinia, vedrà per sempre interrotto il so corso di vita, divenendo a tutti gli effetti una città fantasma.

Il paesino, posto su un costone a rischio frane, fu dichiarato inagibile, e di conseguenza abbandonato dalle poche centinaia di abitanti che poteva contare.

La nuova città di Apice f fondata a qualche chilometro di distanza, lasciando il nucleo originario in uno stato di abbandono totale.

Oggi se ci si reca sulla vecchia Apice, si ha la chiara sensazione che il tempo si sia fermato per sempre. Vecchie insegne su quel che resta di negozi, case dalle porte divelte, nelle quali si può scorgere no dei primi modelli di televisore, o n vecchio modello di frigorifero. Tutto o quasi (se si escludono le erbacce) è rimasto come in quel lontano 1962.

A popolare oggi Apice sono solo animali randagi o coppiette che cercano intimità.

E’ triste costatare che, seppur generato da un evento tragico, il paese fantasma del Sannio possa essere n esempio di architettura storica da visitare e da conservare intatto, invece di lasciarlo, come avviene, all’ennesimo abbandono.

apice

una veduta della vecchia Apice, fonte https://gmgalasso61.wordpress.com/category/citta-fantasma-e-paesi-abbandonati/

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